l'orsa di mezzo

Perché tra il maggiore e il minore non c'è un buco nero

A lei (ricordo)

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Io li conosco, quegli occhi.rose_in_the_mirror_by_svitakovaeva-d3e9dnt

Li ho incrociati per mesi nello specchio, in un tempo che non mi appartiene più, quando, incredula, scrutavo una realtà dai colori improbabili, alla ricerca di un tranello che doveva esserci, doveva.

Mi aspettava, infatti, proprio là, dove avevo già guardato dieci volte, ricoperto da uno strato sottilissimo di foglie dalle sfumature calde. Cadendoci pensavo adesso muoio. E’ giusto e non ho paura, lo so che il conto arriva, prima o poi, e nessun altro tira fuori il portafogli. Ma che non faccia troppo male, per favore.

Non morivo, e al ritorno mi sentivo forte, di un coraggio appoggiato su grucce di paglia.

Li conosco, quel loro fondo liquido racconta di umori incontrollabili, di sogni che si lasciano toccare e allora li accarezzi baldanzosa, e poi non sai che fartene, di quelle mani, che se potessi te le infileresti nel petto per lasciarle lì per sempre.

Ma non puoi.

Il sangue con i sogni non si amalgama.

Quegli occhi che adesso mi trapassano non hanno bisogno di specchi, e stanno in un altrove che spaventa, tanto è profondo e torbido. Han perso ogni interesse  per dettagli che allontanano dal nucleo essenziale delle cose, spine dispettose e ridicole che non intaccano la carne.

Non si possono nascondere, occhi così.
Soltanto una cieca intenzione può evitare d’imbattersi negli avanzi dell’incantesimo che li abita ogni notte, quando finalmente, a passo lieve, s’incamminano per l’unico sentiero che vogliono esplorare fino in fondo, quando si slegano dal tempo e si lasciano cadere in un abisso senza impatto.

 Osservo quegli occhi, incastonati nel tuo viso sperduto. Un poco mi feriscono, ma quello che mi scappa è un sorriso leggero.

In fondo è solo un graffio.

Brucia piano, mentre rovescio parole a senso unico.

E tu, zitta, mi racconti vita.

Autore: stella scadente

Esemplare femmina (o femmina esemplare, a scelta) di essere umano.

11 thoughts on “A lei (ricordo)

  1. Splendido post.
    Mi mancava questa espe qui.

    Bella!

  2. Davvero bello. (Ma poi lo sai sostenere quello sguardo? )

  3. Grazie, Simone. 🙂 Sostenere senza dubbio, magari invidiandolo un po’. E un po’ no.

  4. Quali occhi, questi?

  5. sai, queste parole bellissime si potrebbero adattare a molti contesti, tu che ti guardi allo specchio rivivendo un periodo passato, gli occhi ancora vivi in un viso ormai spento, irraggiungibile, una madre e una figlia che un tempo si scrutavano attraverso uno specchio.
    ma in fondo non m’importa il vero contesto, sono parole che galleggiano senza bisogno d’altro che le sostenga.
    ml

    • Grazie, Massimo.
      In realtà sono parole che raccontano di una amica innamorata, ma mi piace molto il fatto che chi le legge possa incollarle su uno sfondo diverso e vedere che ci stanno bene lo stesso.

  6. Espe c’è Sara!
    Sara è tornata 🙂

  7. Ciao, non so se ti ricordi di me, avevo un blog su Libero, si chiamava MandorlAmara. Ho bisogno di parlarti in privato, ma non so dove scriverti, sul tuo profilo di Libero hai disattivato mail e messaggeria. E’ importante, riguarda Massimo (Lider Max). La mia mail è mandorlamara1970@gmail.com . Maria

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