Mia madre sostiene che mi invento le cose.
Mia figlia sostiene che mi invento le cose.
A questo punto mi sorge un dubbio: non è che veramente mi invento le cose?
Ma soprattutto: se sono così brava a inventarmi le cose, perché sono mesi che non scrivo un racconto?
27 ottobre 2014 alle 14:54
E se questa cosa non fosse vera e tu te la stessi inventando? Vorrebbe dire che è falso che dicono che ti inventi le cose, ma in realtà le hai inventate veramente quindi l’affermazione è vera e quindi…buon lunedì! 😛
27 ottobre 2014 alle 15:06
Mi gira la testa… per un lunedì è un commento troppo difficile da capire, però potrei essermi inventata anche questo, visto che nei commenti recenti non compare! Help!! 😀
27 ottobre 2014 alle 15:09
Adesso c’è!! Mi sa che siete almeno in due, a prendervi gioco di me. Dannato lunedì.
27 ottobre 2014 alle 15:23
😀 E’ un po’ come il fatto di “avere ragione”. Per tua madre hai sempre torto, per i tuoi figli hai sempre torto. Roba che se non raschi un po’ di autostima dal fondo del barile, finisci dritta dritta da uno strizzacervelli.
27 ottobre 2014 alle 15:28
Il quale ti dirà che, sulle supposte ragioni del tuo malessere, hai torto.
27 ottobre 2014 alle 15:36
😀 😀 a qual punto, però, la parcella e l’assenza di vincoli familiari consentirebbero almeno un vaffa liberatorio, altrimenti precluso in caso di consanguineità… Ho ragione?
27 ottobre 2014 alle 15:39
Ah, già…inutile chiedertelo. Tu ti inventi le cose…
27 ottobre 2014 alle 15:41
😀 Certo, però dalle tabelle degli onorari degli strizzacervelli risulta che ogni vaffa liberatorio comporta un aggravio del 10% + IVA sull’ammontare della parcella, mentre in caso di consanguineità il più delle volte si rischia soltanto un muso accessorio.
27 ottobre 2014 alle 15:43
Giuro che non me lo sono inventato. Ehm.
27 ottobre 2014 alle 15:52
Già, perchènon lo scrivi questo benedetto (maledetto) racconto? 🙂
(Ciao, ti ho letto e mi sono divertito)
27 ottobre 2014 alle 16:04
Ciao. Che bello, divertire è la cosa che mi piace di più, grazie!
Perché? Ti giro la risposta che ottengo sempre dalle mie riflessioni sulle grandi questioni della vita: boh.
27 ottobre 2014 alle 16:04
Risposta: Boh!, non sei la sola.
Boh comune mezzo gaudio (antico proverbio non ancora in Wikipedia)
27 ottobre 2014 alle 16:35
Certo che se la metà del gaudio consiste nel constatare che gli altri son messi male come te, pure il gaudio intero non dev’essere granché.
27 ottobre 2014 alle 16:48
🙂
27 ottobre 2014 alle 17:26
C’è da dire che se madre e figlia concordano un fondo di verità ci deve essere!
27 ottobre 2014 alle 19:06
Invoco l’attenuante della legittima difesa, vostro onore!
27 ottobre 2014 alle 19:07
Non si può non considerare la legittima difesa!
28 ottobre 2014 alle 8:23
Grazie, vostro onore!!
28 ottobre 2014 alle 8:53
Dovere!
27 ottobre 2014 alle 21:40
Raccontaci di quando dicevi che eri un’anima nuda di Vibo-Valentia.
28 ottobre 2014 alle 8:24
Mi confondi con un’altra, alfred. Mai stata nuda a Vibo valentia.
28 ottobre 2014 alle 8:53
Non stare a preoccuparti stella, le storie inventate hanno i loro vantaggi.
Puoi sempre recuperarle dall’archivio della tua memoria, rielaborarle e raccontarle di nuovo a gente diversa.
28 ottobre 2014 alle 9:41
Già. Pare che questa sia una splendida opportunità riservata agli scrittori. Io la sfrutto a sbafo, senza ritegno e guardandomi bene dal definirmi tale.
28 ottobre 2014 alle 9:53
macchè, non ti inventi le cose. la mia teoria è che ciascuno costruisce la propria verità.
3 novembre 2014 alle 11:47
Ma non è vero! Loro attribuiscono alla mia fantasia episodi avvenuti veramente. 😀
31 ottobre 2014 alle 14:38
Tua madre e tua figlia sbagliano. Quando mi mandi le cacchine su Whatsapp me le mandi per davvero, mica te le inventi.
3 novembre 2014 alle 11:47
Ecco.
2 novembre 2014 alle 9:41
Non è che ti stai inventando pure questo? dai, tira fuori sto racconto!
3 novembre 2014 alle 11:49
Ehm… Forse mi sono inventata che avevo un racconto da scrivere…