Bando alla tristezza, basta parlare di funerali (anche perché ho già cambiato idea sulla colonna sonora. Adesso, per dire, sceglierei questa. Di questo passo mi ci vorrà una cerimonia funebre di tre giorni, per farci stare tutte le mie canzoni preferite. E’ come per i libri, o le scarpe: come fai a sceglierne UNA?).
E’ necessario un argomento più ameno (più a meno? Gulp). Tipo la pubblicità.
In casa mia si usa pochissimo la tv, però da quando vivo da sola part-time, in quei part-time ho preso l’abitudine di accenderla durante i pasti, più che altro perché, stando sempre in silenzio, parlo da sola (o con le piante o i mobili, quando non con la polvere, mannaggia a lei. Ma se lo faceva John Fante posso farlo anch’io, tiè), e parlare con la bocca piena non sta bene, quindi mi tengo impegnata guardando il tg. E bestemmiando educatamente tra un boccone e l’altro.
La dannata abitudine però prende talvolta piede anche quando ho le ragazze, e devo dire che, in barba a quanto ho sempre sostenuto, la tv offre un sacco di spunti di discussione e confronto, nonché occasione, per la prole, di imparare nuove bestemmie.
Ma gli argomenti migliori vengono dagli spot pubblicitari. Aspetti fondamentali della vita quotidiana che, altrimenti, non verrebbero mai affrontati.
Chi non ha mai desiderato spiegare ai suoi figli, mentre si è a tavola, che cos’è l’eiaculazione precoce? O la disfunzione erettile? Oppure a cosa serve un lubrificante? O perché le donne di una certa età devono mettere il pannolino quando vanno in ascensore?
O, salatis in fundo, per quale motivo un tizio, a una festa piena di belle ragazze ammiccanti, esprima una struggente nostalgia per le patatine di una volta?
Io sopporto stoicamente tutto, e non mi tiro indietro nemmeno di fronte all’argomento più spinoso (certo che quella del lubrificante è dura. Oddio… va beh), ma se c’è una cosa che non riesco proprio a sostenere, mentre sto mangiando, è la vista delle unghie dei piedi marce.
Mi girano talmente le pale che nel mio povero stomaco affranto l’helicobacter decolla e mi esce dal naso.
Quindi vi chiedo per favore, signori della tv, io ce la metto tutta ma anche voi venitemi incontro.
Infliggetemi piuttosto una pupù liquida in più, ma togliete quella cosa delle unghie!
9 Maggio 2014 alle 7:49
Concordo che UNA scarpa non potrà mai essere la preferita. Concordo pure sul disgusto per le pubblicità trash. Ma tutto sommato quella delle patatine di una volta la trovo discreta e pure simpatica.
9 Maggio 2014 alle 18:52
Forse perché, in quanto nonno, hai un discreto bagaglio di struggenti nostalgie.
9 Maggio 2014 alle 21:07
no no, ma che struggenti nostalgie, voleva essere un complimento velato!
11 Maggio 2014 alle 22:38
Mi stai velatamente dando della patatina à l’anciènne? 😀
12 Maggio 2014 alle 14:19
Come sei tranchant, direi diversamente recente così rientri nell’ insieme apprezzato!
9 Maggio 2014 alle 14:08
Noto con piacere che ti sei adattata bene all’ambiente 🙂
9 Maggio 2014 alle 18:54
E da cosa si evince? Dal fatto che prediligo la pupù liquida? 😀
9 Maggio 2014 alle 21:33
No, dalle frequentazioni illustri nel tuo blog 🙂
11 Maggio 2014 alle 22:37
Parli di te o del nonno?
14 Maggio 2014 alle 20:33
Madonna che roba terribile! La piccola ancora non mi crea problemi su lubrificanti, patatine e disfunzioni erettili ( che anche quella è terribile, le rare volte che ceniamo con Illo, lo vedo che si contorce sulla sedia, quando la disfunzione si frappone). Ma le unghie… Che poi perchè sempre le donne!? Le micosi agli uomini non vengono? Che orrore…
15 Maggio 2014 alle 16:03
Ecco. Una bella unghia putrida con allegato piedone villoso è proprio quello che ci manca. Grazie 🙂
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